Il risparmio privato per l’economia reale e le imprese colpite dalla pandemia: come funziona l’iniziativa di Fondazione CRT con Credimi, Banca Generali e Finpiemonte.
Il risparmio privato a supporto dell’economia reale e delle imprese colpite dalla pandemia. È questo l’obiettivo dell’innovativo progetto di ingegneria finanziaria e sviluppo sostenibile Italia non si ferma, il piano d’aiuto alle piccole e medie imprese di Piemonte e Valle d’Aosta lanciato dalla Fondazione CRT di Torino. La Fondazione Sviluppo e Crescita di CRT ha messo insieme tre soggetti diversi per erogare prestiti alle imprese “in bonis” (che non hanno problemi di pagamento) e sulla base di un’istruttoria accurata e veloce.
Fondazione CRT lancia Italia non si ferma
Ma come funziona Italia non si ferma? Il prodotto finanziario, proposto ai risparmiatori, conta su una cartolarizzazione da 40 milioni di euro e coinvolge Banca Generali, Finpiemonte (la finanziaria della Regione Piemonte) e Credimi, la piattaforma di finanziamento caposcuola del fintech, inserita nella classifica delle start up italiane più innovative del 2020.
Credimi si occupa dell’istruttoria, Banca Generali del private banking, Finpiemonte e CRT della copertura del 10% dell’emissione. Alla garanzia del restante 90% ci pensa il Fondo di garanzia pubblico per le PMI. Partito nell’estate del 2020, il programma Italia non si ferma ha già sostenuto 90 imprese. I settori di chi ha usufruito del prestito sono diversi: il 25% è nel commercio, il 20% nel manifatturiero e un altro 20% nell’edilizia. I finanziamenti concessi hanno un importo compreso tra 30mila e 750mila euro in funzione del fatturato dell’impresa da finanziare.
“Per ogni euro investito – spiega Massimo Lapucci, segretario generale di Fondazione CRT, al Corriere della Sera – se ne raccolgono nove attraverso il risparmio. Si attiva una leva preziosa, cioè il risparmio degli italiani, attraverso forme di offerta di investimento volontario e non coercitive e poco utili come invece la patrimoniale o simili: e questo dovrebbe stimolare la finanza pubblica per uno sviluppo sostenibile, a replicare queste iniziative su scala nazionale”.
“L’obiettivo – aggiunge Lapucci – non è il profitto ma l’impatto sulla tenuta economica che si crea. L’ibridazione si verifica perché accanto a una logica di mercato ci sono finalità di sostenibilità e di creazione di valore che la finanza può raggiungere attraverso l’azione innovativa di soggetti tra loro diversi per natura”.
Agenda Onu 2030: quali sono i 17 obiettivi
Lapucci invoca la “responsabilità sociale” della finanza e la rottura della separazione tra profit e non profit, già fatta propria da aziende che stanno attuando gli obiettivi sostenibili dell’agenda Onu 2030. Quali sono questi 17 “target”?
- Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo
- Porre fine alla fame e raggiungere la sicurezza alimentare
- Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età
- Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa
- Raggiungere l’uguaglianza di genere
- Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti
- Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile e sostenibile per tutti
- Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti
- Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione
- Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi
- Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili
- Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
- Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze
- Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine
- Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione
- Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci
- Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
Italia non si ferma è parte di questa rivoluzione della “finanza dal volto umano”, per guardare con ottimismo e fiducia al futuro che verrà.
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ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2021 12:56